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Ancora scosse di terremoto a Milano
La prima forte scossa di terremoto alle nove di questa mattina e la seconda verso la tredici.
Le scosse sono state avvertite in tutto il Nord Italia, dal Trentino alla Toscana.
La magnitudo registrata è stata del 5,8 con epicentro nel Comune di Finale Emilia, nel Modenese, ad una profondita’ intorno ai 10 chilometri.
Il terremoto è stato chiaramente avvertito anche a Milano e relativo hinterland, dove alcuni palazzi, sede prevalentemente di uffici, ed anche alcune scuole, sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza.
Io, personalmente, ho percepito la prima intensa a scossa alle ore 9:01, in casa, al quinto piano del mio stabile di Sesto San Giovanni, confermata peraltro dall’oscillazione dei lampadari, e la seconda alle ore 12:57.
Un po’ di spavento … niente di più!
Il movimento tellurico, che per forza e intensità ricorda quello del 20 maggio scorso, ha provocato ancora crolli, morti, feriti e diversi dispersi sotto le macerie soprattutto nelle zone dell’Emilia tristemente e maggiormente colpite.
A Milano, per fortuna, nulla di tutto questo; per un po’ il traffico è andato in tilt a causa della gente scesa in strada dopo le scosse, che non pare abbiano provocato danni nel capoluogo lombardo: al momento solo tanta paura. Controlli sono comunque in corso alle strutture civili e pubbliche oltre che al patrimonio artistico. Diverse le chiamate al 118 e i mezzi pubblici, inclusa la metropolitana, hanno continuato a funzionare seppure con qualche lieve problema. In particolare, la circolazione dei treni delle tre linee metropolitane è stata interrotta solo per alcuni minuti per consentire le verifiche agli impianti, sulla base delle procedure di sicurezza previste, provocando qualche rallentamento prima di riprendere regolarmente le normali frequenze.
Tuttavia, le forti scosse di terremoto che hanno interessato tutto il Nord Italia hanno avuto ripercussioni sulla circolazione dei treni, con riduzione di velocità a 100 km/h sulle linee ad alta velocità Bologna – Milano e Bologna – Firenze e sulle linee Bologna – Prato e Bologna – Rimini. Inoltre, per consentire le verifiche sulla stabilità delle infrastrutture la circolazione è stata momentaneamente sospesa sulle linee Bologna – Verona, Bologna – Padova, Bologna – Piacenza e Verona – Modena.
E’ tanta l’apprensione per le terribili notizie che giungono dai centri dell’Emilia nuovamente colpiti oggi dalle ultime forti scosse di terremoto. Crollate chiese, scuole, case, patrimonio storico – artistico e capannoni industriali sotto le macerie dei quali hanno perso la vita altri ignari operai.
Le vittime sinora accertate sono 15; sono stati evacuati alcuni ospedali ed allestite tendopoli per l’accoglienza degli sfollati.
La Protezione civile, vigili del fuoco, volontari, forze dell’ordine e semplici cittadini sono mobilitati per fornire il proprio contributo nelle operazioni di soccorso a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma.
C’è tanto bisogno di legalità!
Le notizie degli eventi che hanno interessato il nostro Paese nelle ultime ore non sono delle più tranquillizzanti.
L’Italia non è certamente nuova a fatti di sangue, attentati, azioni terroristiche, ma anche a terremoti, alluvioni e disgrazie di diversa natura.
Un ordigno e’ esploso la mattina dello scorso sabato 19 maggio a Brindisi in prossimità dell’istituto professionale “Francesca Laura Morvillo Falcone”, provocando la morte di una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, ed il ferimento di altre sei giovanissime studentesse, di cui una in maniera molto grave.
E un terremoto, le cui prime scosse sono state registrate verso le quattro del mattino di domenica 20 maggio, ha fatto tremare l’Italia settentrionale, provocando gravissimi danni in Emilia, soprattutto nelle province di Modena e Ferrara, con la morte di altre sette inconsapevoli persone.
Oggi, alle 16,30, sono stati celebrati a Mesagne, in provincia di Brindisi i funerali di Melissa, un’ignara ragazza che come tanti suoi coetanei partiva ogni mattina in autobus dal suo paese per raggiungere l’istituto scolastico che frequentava in città, a Brindisi.
Ed è lì, davanti alla sua scuola, che ha trovato la morte, appena scesa dall’autobus.
Una cosa tremenda .. è come sparare sulla Croce Rossa!
Non si era mai visto, a memoria d’uomo, nulla del genere.
E c’è veramente da chiedersi cosa possa mai frullare nella testa di certa gente, capace di scendere a livelli così bassi di considerazione della vita umana, perpetrando un attentato contro inermi ragazze che si stanno semplicemente recando a scuola.
Il clima di partecipazione della gente e dei giovani in particolare alle manifestazioni di legalità, fanno ben sperare per una presa di coscienza collettiva verso una ferma condanna della violenza sotto tutti gli aspetti.
Ma anche per le vittime del terremoto qualche riflessione è doverosa, poiché non possiamo continuare ad inveire contro la malasorte, senza assumere invece le dovute iniziative finalizzate alla tutela e alla messa in sicurezza dell’ambiente e del patrimonio storico-architettonico, che rappresenta peraltro la ricchezza del nostro Paese.
La prevenzione attenta ed oculata, dunque, piuttosto che rimanere impotenti innanzi agli eventi; questa è la chiave di volta per attenuare almeno in parte le tante assurde morti e distruzioni.
Ed anche questo rappresenta un tema di legalità di cui abbiamo tanto bisogno.