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Oggi 8 marzo, la Festa della Donna
Grandi passi sono stati fatti in tema di parità di diritti e doveri tra uomini e donne, ma ancora oggi persistono retaggi duri a morire e comportamenti riprovevoli che non possono più essere tollerati, in una civiltà evoluta come la nostra.
Ma, come diceva il saggio, mai perdere la speranza!
Veniamo da una civiltà fondata su concetti di … pater familias … manus … dominio dell’uomo sulla donna … sottoposta … prima al padre e poi al marito, in cui imperava il cosiddetto “delitto d’onore”
Quanto tempo è passato! Anni luce.
Eppure, oggi si (ri)parla di “tempesta emotiva” determinata dalla gelosia, che ha reso possibile l’attenuazione della responsabilità di un uomo che ha ucciso la donna con la quale aveva una relazione (e che ha strangolato a mani nude). La sentenza della Corte di Assisse di Appello di Bologna, dei giorni scorsi, che dimezza la pena di 30 anni inflitta in primo grado, portandola a 16, fa quantomeno discutere.
Confidiamo in un sereno, equilibrato e illuminato giudizio della Corte di Cassazione, in ultima istanza.
Ma oggi si parla anche di “grave turbamento”, che può giustificare la legittima difesa, mettendo in seria discussione principi consolidati, con il rischio di ingenerare confusione, caos, scompiglio e … falsi miti, che con le bufale e le fake news vanno tranquillamente a braccetto.
E, non ultimo, viene proposto di attivare un circolo viruoso di entrate tributarie, attraverso la tassazione degli introiti delle operatrici/operatori sessuali, legalizzando di fatto il divieto di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione, sanciti dalla tanto deprecata legge Merlin.
In che direzione stiamo andando? Giusto un secolo fa, un certo clima di confusione, caos, scompiglio e … falsi miti, ci ha regalato un “ventennio” del quale sicuramente possiamo fare a meno.
La cronaca è densa di fatti e fenomeni che destano sgomento in quella fascia della popolazione sana, che vive il disagio dei nostri giorni, percependo peraltro un’ondata di odio e di paura al tempo stesso, che tende a prendere sempre più forza.
Gli anticorpi che abbiamo sviluppato negli ultimi cento anni saranno in grado di proteggerci da questa ondata di epidemia galoppante?
La strada è ancora in salita, ma ce la possiamo fare.