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Poggio Imperiale, morta a 116 anni Nonna Peppa, la donna più longeva d’Europa
Si è spenta all’alba di martedi 18 giugno 2019 Giuseppina Robucci, per tutti Nonna Peppa, ultracentenaria di 116 anni e 3 mesi di Poggio Imperiale, la donna più longeva d’Europa e seconda in assoluto a livello mondiale (alle spalle della giapponese Kane Tanaka, nata il 3 gennaio del 1903).
Il decesso è avvenuto nella sua casa di Poggio Imperiale, proprio dove era nata il 20 marzo del 1903.
“Siamo dispiaciuti, ma al tempo stesso onorati di averla avuta come concittadina”, ha commentato il sindaco di Poggio Imperiale, Alfonso D’Aloisio.
Nel 2015 Nonna Peppa era stata insignita del titolo di sindaco onorario del piccolo borgo dell’Alto Tavoliere in provincia di Foggia e, nella giornata di ieri, è stata allestita la camera ardente nella sala consiliare del Municipio e proclamato il lutto cittadino, con funerali solenni in piazza Imperiale alle ore 17,30.
Una donna eccezionale pur nella sua semplicità, per anni si è occupata, insieme al marito Nicola Nargiso morto nel 1982, di un bar della piazza del paese; ha avuto cinque figli, tre maschi (il più anziano di 90 anni e il più giovane di 75) e due femmine, tra cui suor Nicoletta delle Suore Sacramentine di Bergamo, nove nipoti e 16 pronipoti (la più piccola di 5 anni).
Nei suoi 116 anni di vita è stata testimone di due guerre mondiali, due re, dodici Presidenti della Repubblica e dei seguenti ultimi dieci 10 Papi:
Pio X (1903 – 1914)
Benedetto XV (1914 – 1922)
Pio XI (1922 – 1939)
Pio XII (1939 – 1958)
Giovanni XXIII (1958 – 1963)
Paolo VI (1963 – 1978)
Giovanni Paolo I (1978)
Giovanni Paolo II (1978 – 2005)
Benedetto XVI (2005 dimessosi nel 2013)
Francesco I ( 2013 e attualmente in carica)
Il segreto della sua longevità, Nonna Peppa lo attribuiva ad uno stile di vita semplice: “Mangiare poco e sano, mai un bicchiere di vino e mai una sigaretta in bocca”.
Un vecchio detto paesano risalente a tempi antichi e spesso ripetuto ancora oggi dagli abitanti di Poggio Imperiale (Tarranòve in vernacolo) recitava: “Tarranòve, pan’e pemmedore e arij’a bbone” (alla lettera: Poggio Imperiale, pane e pomodoro e aria buona), quale invito a prendere le cose per il giusto verso e senza eccessivo affanno, con distensione e serenità che solo un piccolo borgo sviluppatosi alla sommità di una collinetta (poggio) immersa in una vegetazione lussureggiante poteva offrire.
Una collinetta dalla quale si riesce, da una parte, a scrutare il mare con le isole Tremiti in lontananza e il promontorio del Gargano e, dall’altra, il subappennino dauno fino alle montagne del vicino Molise.
Aria buona, quindi, e cibi semplici e genuini rappresentati da una semplice fetta di pane pugliese, frutto del grano coltivato in queste floride campagne, accompagnata dai rossi e squisiti pomodori tarnuèse conditi con un olio extravergine di oliva paesano la cui fragranza non ha eguali.
Che sia questa la ricetta della longevità … che ha aiutato Nonna Peppa a vivere serenamente fino alla veneranda età di 116 anni e novanta giorni?