Anche quest’anno il 27 gennaio ricorre e si celebra il Giorno della Memoria.
È una ricorrenza importante: ogni anno, nel mondo, in questo giorno vengono ricordati i quindici milioni di vittime complessivi dell’Olocausto rinchiusi e uccisi nei campi di concentramento nazisti, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa ricorrenza è riconosciuta dalle Nazioni Unite e viene celebrata anche in Italia dal 2001, dopo l’approvazione del Parlamento nel 2000 del disegno di legge volto a riconoscerla formalmente.La funzione del ricordo, che non è un nostalgico voltarsi indietro nella Storia, ma un ben più corposo dare un senso al passato per costruire un futuro che non ne ripeta gli errori.
La memoria ha tanti risvolti e presenta esiti contrastanti, in positivo o in negativo a seconda di come viene trattata. Riflettere sugli avvenimenti che ci hanno preceduto per capire il presente significa ricercare le coordinate che ci permettano di interpretare le nuove situazioni con la consapevolezza dei pericoli o delle opportunità che certi meccanismi culturali, sociali e individuali innescano.
In occasione del nostro viaggio in Terra Santa, nel 2007, io e mia moglie abbiamo voluto dedicare una visita particolare anche al Memoriale dell’Olocausto Yad Vashem di Gerusalemme.
Yad Vashem è l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Israele, istituito per documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah, preservando la memoria di ognuna delle loro sei milioni di vittime, nonché per ricordare e celebrare i non ebrei di diverse nazioni che rischiarono le loro vite per aiutare gli ebrei durante la Shoah e certificati fino al 1º gennaio 2017 in 26,513 persone. Fondato il 19 agosto 1953 con la Legge del memoriale approvata dalla Knesset, il Parlamento israeliano, il sito che ospita tutte le strutture del Memoriale è stato costruito sul versante occidentale del Monte Herzl (“Monte della Memoria” o “Monte del Ricordo”) della foresta di Gerusalemme, a 804 metri sul livello del mare, con un museo storico che occupa un’area di 4.200 m² con strutture prevalentemente sotterranee.
Dopo il Muro del Pianto, il Memoriale dell’Olocausto e degli eroi, il principale museo dedicato al ricordo dell’Olocausto nel mondo, è il secondo sito turistico più visitato di Israele con oltre due milioni di visitatori l’anno.
Ricordo ancora oggi l’emozione profonda che provammo nel ritrovarci immersi in quel contesto di grande dolore e tristezza ove l’evidenza della sopraffazione del male sul bene si evidenzia in tutta la sua forza dirompente.
E’ necessario ricordare e riflettere, sempre!
Note:
Per approfondire l’argomento:
Lorenzo Bove, ”YAD VASHEM IL MUSEO DELL’OLOCAUSTO DI GERUSALEMME: la didascalia contestata”, 21 ottobre 2008 www.paginedipoggio.com
Lorenzo Bove, “Ancora … sullo YAD VASHEM di Gerusalemme!”, 22 marzo 2010 www.paginedipoggio.com