Lo scorso sabato 11 aprile 2015, alla vigilia della festa della “Divina Misericordia”, nel corso della celebrazione della messa vespertina “pre-festiva” presso la Parrocchia di Santo Stefano di Sesto San Giovanni, è stato inaugurato un dipinto raffigurante l’immagine del “Gesù Misericordioso”.
Si tratta di una straordinaria opera realizzata con la tecnica pittorica dell’olio su tela dal pittore e scultore sestese di adozione Alessandro Dinardo.
Nel corso della celebrazione eucaristica, il Prevosto Don Giovanni Brigatti ha scoperto il maestoso dipinto, collocato su di un cavalletto a lato dell’altare maggiore, sollevando il telo che lo avvolgeva.
Mentre, al termine della Santa Messa, l’Architetto sestese Pier Giorgio Meregalli ha illustrato ai parrocchiani presenti l’iter della realizzazione dell’opera, il profilo dell’artista e la storia riguardante la festa della “Divina Misericordia”, che ricorre la domenica successiva a quella di Pasqua.
Un caloroso applauso ha salutato infine l’autore del dipinto, presente in chiesa.
Dalla relazione dell’Arch. Meregalli:
“Su invito di Don Giovanni, un nostro concittadino, nonché parrocchiano Maestro pittore e scultore, lascia una testimonianza di fede alla nostra Parrocchia producendo, con tecnica pittorica olio su tela, una straordinaria immagine del Gesù Misericordioso, che stiamo ammirando sull’altare maggiore.
Per la storia in modo sintetico:
Dopo l’apparizione di Gesù avvenuta nella sua cella del convento di Plock il 22 febbraio 1931, Suor Faustina Kowalska, religiosa polacca appartenente alla Congregazione della Beata Vergine della Misericordia, richiede al pittore Eugenio Kazimieroski di dipingere la prima immagine della Divina Misericordia che oggi si trova nel Santuario di Vilnius in Lituania.
Nel 1943 il pittore Adolfo Hila si rivolge alla Congregazione perché desidera dipingere l’immagine come ex voto di ringraziamento a nome di tutta la sua famiglia salvata dalla seconda guerra mondiale.
L’immagine viene ora custodita nel grandioso santuario-basilica nella zona periferica di Cracovia, costruito per ospitare circa 5000 persone, e che è meta di pellegrinaggio da tutto il mondo; l’immagine si trova sopra le reliquie di Santa Faustina nella cappella centrale.
Il Papa San Giovanni Paolo Secondo, nel 1980 scrisse l’Enciclica ‘Dives in Misericordia’ interamente dedicata alla devozione appresa dall’umile Suora polacca, ed è stato Lui che l’ha proclamata Santa il 30 Aprile 2000. Visitò due volte il Santuario nel 1997 e nel 2002 e, quattro anni più tardi, pregava lì anche Papa Benedetto Sedicesimo inaugurando il monumento dedicato allo stesso San Giovanni Paolo Secondo.
Il nostro parrocchiano Alessandro Dinardo è nato a Mileto in Calabria 65 anni orsono; si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia di Brera e diventa pittore e scultore.
Sue opere: le porte in bronzo, il busto di San Gregorio VII e di San Giovanni Paolo Secondo nella Chiesa di Mileto; esegue dipinti della Madonna di Fatima per Portogallo, Austria, India, Russia e per la Nunziatura del Marocco e dipinti vari con Soggetti Religiosi in varie Chiese d’Italia.
Scrive Alessandro Dinardo:
La nostalgia della sacra bellezza di Gesù e Maria, nel corso dei secoli cristiani, ha spinto gli uomini con animo d’artista, nell’umiltà dei colori, a mettere sulla tela e su legno le loro immagini e a estrarre dal duro marmo figure parlanti al cuore e ispiranti fede nel Dio dell’amore.
L’immagine sacra è un bagliore, una eco, un annuncio del Divino.
Indica una realtà celeste, una presenza viva, desiderata, aiuta gli uomini a crescere nella Fede, nella Speranza e nella Carità, perché possano contemplare Colui che lo spirito d’amore glieli fa chiamare amici.
Oggi contempliamo l’icona di Gesù Misericordioso secondo le indicazioni di Santa Faustina Kowalska.
In visione Gesù le si rivelò: sul Suo volto l’espressione dell’Amore Crocifisso e Risorto. La mano destra benedice e assolve, la sinistra all’altezza del cuore, solleva un lembo della tunica, ne fuoriescono due raggi, uno di luce rossa e l’altro di luce bianca: simboli del sangue e dell’acqua scaturiti dal Suo costato trafitto. Gesù disse a Faustina: Dipingi un’immagine seguendo ciò che vedi e scrivici sotto ‘Gesù confido in Te’ e chiese che la domenica successiva alla domenica di Pasqua fosse la festa della Sua Misericordia’; la Chiesa universale l’ha ascoltata e indetta [proprio nella domenica successiva alla Pasqua, già denominata ‘In Albis’].
L’immagine esposta in Basilica [di Santo Stefano di Sesto San Giovanni] oggi vuole ricordare tutto ciò”.
“E io aggiungo – sottolinea l’Arch. Meregalli – come tutti sappiamo: Papa Francesco è un grande invocatore e testimone, ed è di pochi giorni fa l’annuncio dell’Anno Santo della Misericordia”.
Conclude così l’Arch. Meregalli:
“L’autore ha scelto di non fare la copia dell’immagine originaria, ma, volutamente la sua opera la ricorda e ne arricchisce l’effetto emozionale.
Il dipinto potrebbe essere collocato nella nostra Chiesa di Santa Maria Assunta [in via Cavour a Sesto San Giovanni], dopo aver conseguito le prescritte autorizzazioni da parte della Curia Arcivescovile e della Soprintendenza dei Beni Culturali”.
Ancora qualche informazione sull’autore del dipinto, tratta dal Sito internet “In Sapientia Virtus – 278° anno di fondazione – Accademia Milesia, Mileto (VV), alla pagina http://web.tiscali.it/milesia/la_nuova_mileto.htm:
“Oltre alla Chiesa Cattedrale [di Mileto], anche le altre sono state ristrutturate: la SS. Trinità dell’antica Badia, la chiesetta di S. Antonio e la chiesa dell’Assunta, per opera del parroco Don Bruno Cannatelli; la chiesetta di San Michele e quella della Cattolica per opera delle omonime congreghe; quelle di S. Maria degli Angeli e dell’Addolorata in Paravati [una frazione di Mileto] per opera del parroco Don Pasquale Barone; quella di San Rocco in S. Giovanni per opera del parroco Don Roberto Carnovale; in modo particolare è da segnalare l’inaugurazione, l’8 agosto 1995, della nuova porta in bronzo della SS. Trinità raffigurante scene della rivelazione della Trinità, grazie alla generosità e all’impegno dell’artista miletese Alessandro Di Nardo, il quale ha anche voluto posizionare sulla piazza della Cattolica i busti raffiguaranti i papi Gregorio VII e Giovanni Paolo II, rispettivamente primo e attuale papa, vigente la diocesi di Mileto”.
Il pittore e scultore Alessandro Dinardo è meridionale di origine, come molti di noi che da tanti anni vivono nel Nord Italia, dove hanno saputo realizzarsi professionalmente, mantenendo nel contempo saldi i rapporti con il proprio territorio di provenienza, la sua storia e le sue tradizioni.
Foto di Lorenzo Bove