New York, la Grande Mela!
E’ bello ricordarla sempre come una città scintillante, bella e piena di vita, stendendo un velo pietoso sul tragico evento che la colpì ferocemente l’11 settembre 2001.
Il World Trade Center di New York (1) rappresentava l’enfatizzazione della grandezza politica ed economica americana e, dunque, per gli attentatori, colpire le due Torri gemelle che, maestose, si stagliavano nel cielo di Manhattan, significava infliggere un colpo mortale al cuore della più imponente superpotenza mondiale.
Le Torri gemelle prima dell’attentato
E fu così che, 12 anni orsono, si consumò l’attentato terroristico più sofisticato della storia, in un contesto che assunse nondimeno anche forme spettacolari, per proporzioni e modalità di esecuzione, grazie anche alla diffusione delle immagini in diretta televisiva in tutto il mondo.
Una carneficina; due colossi di alta tecnologia che si abbattevano al suolo, fondendosi tra le fiamme con il loro carico umano, fatto di donne e uomini che in quelle ore si trovavano negli uffici, negli esercizi commerciali, in metropolitana o, lì in zona, solamente di passaggio.
Oggi, giorno dell’anniversario della strage, il ricordo di quanti nell’evento persero la vita ma anche un ringraziamento a tutti quelli che si prodigarono nei soccorsi.
I familiari delle vittime degli attentati dell’11 settembre 2001 si sono radunati in occasione del 12esimo anniversario della tragedia. Negli attacchi a New York e Washington persero la vita quasi tremila persone. Nella cerimonia nella Grande Mela i partecipanti hanno letto, com’è consuetudine, i nomi delle persone morte nello schianto di due aerei contro le Torri gemelle.
Da Washington, nel suo discorso alle commemorazioni per ricordare l’11 settembre 2001, il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama ha fatto sentire, calda, la sua voce.
«È un onore essere con voi di nuovo per ricordare la tragedia» – ha detto il Presidente – «per onorare la grandezza di coloro che hanno risposto e per stare con coloro che ancora soffrono e fornire loro qualche forma di conforto». Ed ancora: «Insieme ci fermiamo e rendiamo grazie umilmente come famiglie e come nazione». «Dobbiamo avere il coraggio – come questi superstiti, come queste famiglie – di andare avanti, non importa quanto saranno buie le notti o i giorni difficili». Rivolgendosi ai familiari delle vittime e ai sopravvissuti degli attentati Obama ha poi affermato: «Più che i memorial, sono le vostre vite il maggior tributo a coloro che abbiamo perso». «Quello che conta è l’orgoglio che portate nel vostro cuore. Quello non morirà mai».
A New York, come lo scorso anno, anche oggi nessun politico ha preso la parola alla cerimonia a Ground zero, presieduta dal sindaco Michael Bloomberg, alla quale erano presenti i familiari delle vittime dell’attentato.
Gli attentati dell’11 settembre 2001 sono stati quattro attacchi suicidi contro obiettivi civili e militari nel territorio degli Stati Uniti d’America, organizzati e realizzati da un gruppo di terroristi aderenti ad Al Qaeda, un movimento paramilitare e terroristico, fautore di ideali riconducibili al fondamentalismo islamico.
Ho avuto modo di visitare, insieme con mia moglie, Ground zero a New York, qualche anno dopo l’attentato del 2001, e ricordo ancora il senso di tristezza e di avvilimento che abbiamo provato alla vista di quanto accaduto!
La ricostruzione
A New York, sulle ceneri del World Trade Center, è in corso la ricostruzione: quattro torri ospiteranno negozi, uffici, spazi dedicati all’arte, un memoriale, un museo dedicato all’attentato e una nuova stazione dei mezzi pubblici, disegnata da Santiago Calatrava. L’edificio principale, detta Freedom Tower, è quasi ultimato e sarà aperto al pubblico il prossimo anno. È alto 1.776 piedi (circa 541 metri), in omaggio all’anno della Dichiarazione d’indipendenza (1776).
Il museo è ancora in fase di completamento, mentre il Memorial dedicato alle 2.974 vittime dell’attentato è stato inaugurato nel settembre 2011, in occasione del decimo anniversario della tragedia. Si tratta di un parco pieno di alberi e due enormi fontane realizzate nel punto esatto in cui sorgevano le Torri gemelle.
(1) Il World Trade Center di New York, Stati Uniti d’America, era un complesso di sette edifici per la maggior parte disegnati dall’architetto Minoru Yamasaki e dall’ingegnere Leslie Robertson e sviluppato dall’ Autorità Portuale di New York e New Jersey. Il complesso era situato nella parte sud dell’isola di Manhattan, nel Lower Manhattan ed è famoso in particolare per l’eccezionale evidenza delle Torri gemelle (Twin Towers) e per gli attentati dell’11 settembre 2001 che le distrussero. Con il crollo delle torri (denominate WTC1 e WTC2) anche gli edifici minori (WTC3, WTC4, WTC5, WTC6, WTC7) furono distrutti o danneggiati irreversibilmente e quindi abbattuti nei mesi successivi. Tra le costruzioni distrutte va ricordato anche un luogo di culto: la chiesa greco-ortodossa di San Nicola.