Alla stessa stregua della 2CV (la mitica due cavalli) che, in versione moderna, aveva brillantemente rimpiazzato, anche la C3 Pluriel della Citroën è stata da qualche tempo affidata alla storia e sostituita dalla nuova “cabrio” DS3.
Ma il pezzo forte della C3 Pluriel è rappresentato dalla versione “Charleston”, davvero unica e seducente.
La Citroën Special Edition C3 Pluriel Charleston, una versione speciale della city car francese (ved. foto a lato), venne presentata al Salone Mondiale di Parigi nel 2008, per celebrare i sessant’anni dalla nascita della 2CV, anch’essa a lungo prodotta nella versione Charleston con gli stessi colori, già a partire dal 1980. E le vendite di questa serie speciale iniziarono verso la fine dello stesso anno 2008 in Francia e all’inizio del 2009 in altri Paesi europei.
Passati 28 anni esatti dal suo debutto mondiale, la 2 cavalli Charleston saliva sulla macchina del tempo e riappariva al pubblico travestita da C3 Pluriel Charleston. Dal salone di Parigi del 1980 a quello del 2008, quasi per magia.
Alla sua uscita di scena, la C3 Pluriel risultava essere stata prodotta in soli 109.682 esemplari, di cui 30.000 in Italia e con un limitatissimo numero di pezzi in versione “Charleston”, il che può rilevarsi interessante per gli intenditori ed appassionati di “pezzi unici … e rari”.
Il binomio C3 Pluriel – 2CV in versione Charleston volle essere un omaggio a un mito, voluto da Citroën e reso possibile dalla somiglianza fra i due modelli.
2cv (due cavalli) Charleston
Così come la Citroën 2CV Charleston, anche la C3 Pluriel Charleston ha mantenuto la colorazione bicolore nero e bordeaux, sebbene con nuovi e più confortevoli interni, dai sedili in pelle alle finiture, commisurati al top della gamma di riferimento.
Seducente e complice, grazie al suo stile, al tetto apribile elettrico, ai quattro posti effettivi e alla versatilità d’uso, C3 Pluriel Charleston ha giocato apertamente la carta della seduzione, incurante del tempo che, inesorabilmente trascorre: la storia Citroën riscritta in chiave moderna.
Dal suo lancio è diventata un oggetto del desiderio, che ha catturato lo sguardo e suscitato emozioni.
C3 Pluriel ha colto l’occasione del Salone Mondiale di Parigi 2008 per sorprendere e guadagnare le luci della ribalta, vestendo la livrea Charleston, versione storica della 2CV.
C3 Pluriel ha ereditato dalla illustre sorella maggiore i valori di creatività, ottimismo, design, versatilità e differenziazione, e si è permessa di strizzarle l’occhio per celebrarne i 60 anni.
Perché “Pluriel”?
Alla lettera, tradotto dal francese, significa “plurale, ma più semplicemente perché si tratta di un’autovettura che si trasforma in quattro modelli, con piccole e semplici operazioni manuali:
- Una Berlina;
- Una Cabriolet;
- Uno Spider;
- Un Pickup.
Capito bene! Proprio così : quattro macchine in una sola autovettura!
Sin dal lancio, C3 Pluriel Charleston ha toccato un registro emotivo forte, identico a quello della sua illustre sorella maggiore, la 2CV, con la quale condivide i geni di creatività, ottimismo, design, versatilità e distinzione.
C3 Pluriel Charleston, in effetti, strizza l’occhio alla storia e fa un viaggio nel tempo, riscrivendo con modernità e qualità la storia Citroën e, per le sue caratteristiche che hanno attratto più generazioni nel tempo è riuscita a conquistare una buona fascia di amatori. Dal nostalgico della 2CV all’appassionato di design, che vuole viaggiare in un veicolo particolare, C3 Pluriel Charleston ha saputo attrarre e sedurre.
In verità, si tratta in genere di autovetture – quelle della Citroën – che non ammettono mezze misure, nel senso che, sul piano del gradimento, o piacciono da impazzire o non piacciono affatto e quindi non se le fila nessuno.
Ma, un fatto è certo: in Italia e all’estero proliferano “Fans Club Citroën” che organizzano raduni di auto d’epoca e che mantengono assidui rapporti tra loro.
E, dunque, come recita il vecchio andante, … non è bello quel che è bello, è bello quel piace!