8
Ott

E’ vero che l’anguria protegge il nostro cuore?

In questi giorni sta circolando, a livello mondiale, una notizia a dir poco strabiliante: l’anguria o cocomero che dir si voglia possiede proprietà protettive per il nostro cuore.

Pare che l’umile “cucurbitaceo” sia da considerare il nuovo salva-vita in quanto benefico per cuore, colesterolo e sovrappeso.

Che sia poi vero o meno, o che si tratti invece della solita bufala, non fa differenza, certo però che le argomentazioni addotte dagli esperti sembrerebbero davvero convincenti.

La rivista “Journal of Nutritional Biochemistry” ha recentemente pubblicato uno studio condotto da un team della Purdue University, nello stato americano dell’Indiana e della University del Kentucky, dal quale si apprende che i ricercatori hanno alimentato due gruppi di topi con una dieta ricca di acidi grassi e di colesterolo, dando al primo dei due gruppi acqua contenente il due per cento di succo di anguria, con i seguenti sorprendenti risultati: le cavie del primo gruppo hanno visto lievitare il loro peso del 30 per cento in meno rispetto agli altri topi, per effetto di una sostanza detta “citrullina” presente nel succo dell’anguria.

E .. pensare che solitamente in tono scherzoso (o a volte anche offensivo) il termine “citrullo” viene utilizzato  per identificare una persona stupida, sciocca, facilmente raggirabile e  poco furba!

Invece no, questa volta è proprio la “citrullina” a farla da padrona, come sostengono gli esperti delle due  citate Università americane, i quali sostengono che essa potrebbe svolgere un ruolo importante anche nel sistema cardiovascolare dell’individuo.

Va detto, infatti, che, ad oggi, lo studio risulta essere stato eseguito solamente sui ratti, con la conseguenza che quelli nutriti con una dieta a base di succo di anguria presentavano un peso inferiore, meno colesterolo (il 50 per cento in meno di colesterolo LDL – il cosiddetto colesterolo cattivo) e meno placche aterosclerotiche (una riduzione del 50 per cento di placche nelle arterie) rispetto al relativo gruppo di controllo.

Ma, al di là di questo aspetto, è risaputo sin dall’antichità (pare che già gli antichi Egizi ne facessero grande uso) che l’anguria può essere consumata con assoluta tranquillità perché ricca di proprietà benefiche per il nostro organismo, ma soprattutto perchè è il frutto che contiene in assoluto la maggiore quantità di acqua: circa il 95%; e si tratta, peraltro, di acqua biologica, purissima.

Sappiamo che, in passato, l’anguria ha anche rappresentato una sorta di protezione per la salute dei contadini del Sud i quali, durante le torridi stagioni estive nei campi, potevano dissetarsi, evitando così di bere l’acqua dei pozzi o cisterne, uniche fonti idriche nei periodi di siccità. Ma si trattava spesso di acque inquinate e dunque poco salubri. L’anguria, con i suoi dieci litri circa di acqua contenuti in un frutto rappresentava  un vero e proprio salva-vita.

Si tratta di un frutto ricco di carotenoidi, vitamina A, antiossidanti che aiutano a proteggere la pelle esposta al sole.

Inoltre è ricchissimo di fibre e di steroli vegetali, sostanze che vengono assorbite dall’intestino invece del colesterolo alimentare, abbassando così la colesterolemia.

 

Alcune delle informazioni contenute nell’articolo sono desunte da siti internet,

tra cui  www.Italiasalute.it/ e http://gaianews.it/salute/

 

 

 


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