Si è tenuto a Milano da mercoledi 30 maggio a domenica 3 giugno l’atteso “VII Incontro Mondiale delle Famiglie”, che ha portato nel capoluogo lombardo oltre un milione di persone con delegazioni da 153 Stati.
La Famiglia: il lavoro e la festa; questo è stato il tema del grande evento, che ha reso necessario attivare un’organizzazione capillare di accoglienza presso le parrocchie ed anche presso alcune famiglie della Arcidiocesi milanese, oltre che di assistenza e di sicurezza con l’impiego di diecimila persone appartenenti alle Forze dell’ordine e volontari.
Ma l’abbraccio e, insieme, il calore delle famiglie cattoliche provenienti da tutto il mondo hanno avuto il loro punto di massima espressione all’arrivo a Milano del Santo Padre Papa Benedetto XVI, venerdi pomeriggio 1° giugno in Piazza Duomo.
Un vero tripudio per il Papa, in quella che è la Diocesi più grande del mondo, continuato per tutta l’intensa tre giorni meneghina, in un bagno di folla durato fino al pomeriggio di domenica 3 giugno, quando è ripartito per Roma.
Milano e i comuni limitrofi interessati, hanno dato prova di grande capacità organizzativa nell’affrontare questo evento speciale, che ha rappresentato una sorta di prova generale dell’EXPO 2015.
Un evento che si è rivelato essere una grande festa collettiva finalizzata a promuovere una riflessione unanime sulla necessità di conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della
famiglia e di recuperare il senso vero della festa.
Per Benedetto XVI l’organizzazione del lavoro di oggi, « pensata e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo », contribuiscono infatti a « disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico ». Il Papa lo aveva scritto già nel 2010 in una lettera con la quale annunciava le date dell’evento.
La lettera di Papa Benedetto XVI (Da Castel Gandolfo, 23 agosto 2010 – Benedetto XVI)
« A conclusione del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, svoltosi a Città del Messico nel gennaio 2009, annunciai che il successivo appuntamento delle famiglie cattoliche del mondo intero con il Successore di Pietro avrebbe avuto luogo a Milano, nel 2012, sul tema “La Famiglia: il lavoro e la festa”.
Desiderando ora avviare la preparazione di tale importante evento, sono lieto di precisare che esso, a Dio piacendo, si svolgerà dal 30 maggio al 3 giugno, e fornire al tempo stesso qualche indicazione più dettagliata riguardo alla tematica e alle modalità di attuazione.
Il lavoro e la festa sono intimamente collegati con la vita delle famiglie: ne condizionano le scelte, influenzano le relazioni tra i coniugi e tra i genitori e i figli, incidono sul rapporto della famiglia con la società e con la Chiesa. La Sacra Scrittura (cfr Gen 1-2) ci dice che famiglia, lavoro e giorno festivo sono doni e benedizioni di Dio per aiutarci a vivere un’esistenza pienamente umana.
L’esperienza quotidiana attesta che lo sviluppo autentico della persona comprende sia la dimensione individuale, familiare e comunitaria, sia le attività e le relazioni funzionali, come pure l’apertura alla speranza e al Bene senza limiti.
Ai nostri giorni, purtroppo, l’organizzazione del lavoro, pensata e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo, contribuiscono a disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico.
Occorre perciò promuovere una riflessione e un impegno rivolti a conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della famiglia e a ricuperare il senso vero della festa, specialmente della domenica, pasqua settimanale, giorno del Signore e giorno dell’uomo, giorno della famiglia, della comunità e della solidarietà.
Il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie costituisce un’occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle relazioni oltre che all’economia dello stesso nucleo familiare.
L’evento, per riuscire davvero fruttuoso, non dovrebbe però rimanere isolato, ma collocarsi entro un adeguato percorso di preparazione ecclesiale e culturale.
Auspico pertanto che già nel corso dell’anno 2011, XXX anniversario dell’Esortazione apostolica Familiaris consortio, “magna charta” della pastorale familiare, possa essere intrapreso un valido itinerario con iniziative a livello parrocchiale, diocesano e nazionale, mirate a mettere in luce esperienze di lavoro e di festa nei loro aspetti più veri e positivi, con particolare riguardo all’incidenza sul vissuto concreto delle famiglie.
Famiglie cristiane e comunità ecclesiali di tutto il mondo si sentano perciò interpellate e coinvolte e si pongano sollecitamente in cammino verso “Milano 2012”. Il VII Incontro Mondiale avrà, come i precedenti, una durata di cinque giorni e culminerà il sabato sera con la “Festa delle Testimonianze” e domenica mattina con la Messa solenne.
Queste due celebrazioni, da me presiedute, ci vedranno tutti riuniti come “famiglia di famiglie”. Lo svolgimento complessivo dell’evento sarà curato in modo da armonizzare compiutamente le varie dimensioni: preghiera comunitaria, riflessione teologica e pastorale, momenti di fraternità e di scambio fra le famiglie ospiti con quelle del territorio, risonanza mediatica.
Il Signore ricompensi fin d’ora, con abbondanti favori celesti, l’Arcidiocesi ambrosiana per la generosa disponibilità e l’impegno organizzativo messo al servizio della Chiesa Universale e delle famiglie appartenenti a tante nazioni.
Mentre invoco l’intercessione della santa Famiglia di Nazaret, dedita al lavoro quotidiano e assidua alle celebrazioni festive del suo popolo, imparto di cuore a Lei, venerato Fratello, ed ai Collaboratori la Benedizione Apostolica, che, con speciale affetto, estendo volentieri a tutte le famiglie impegnate nella preparazione del grande Incontro di Milano ».
Venerdi pomeriggio, dunque, in Piazza Duomo il discorso di Benedetto XVI a una folla festante: « La fede animi tutto il tessuto della vita personale e comunitaria », mentre il Sindaco di Milano, Pisapia, affermava: « Famiglia e lavoro sono il nostro ponte » ; poi al Teatro alla Scala, dove l’orchestra diretta dal maestro Daniel Barenboim ha eseguito la nona sinfonia di Beethoven in suo onore ed infine in Duomo per l’Adorazione Eucaristica.
La mattina di sabato incontro di preghiera in Duomo, riservato a sacerdoti, religiosi e religiose prima dell’imponente appuntamento di Papa Ratzinger con i giovanissimi cresimati e cresimandi allo Stadio di San Siro in un’atmosfera di grande allegria e serenità. La sera, infine, il primo incontro generale con le famiglie provenienti da tutto il mondo presso il Parco Nord per la “Veglia delle Testimonianze”.
E domenica mattina, l’immenso, maestoso e imponente raduno di oltre un milione di fedeli per la Santa Messa celebrata dal Papa sempre al Parco Nord.
Al momento della solenne benedizione, Papa Ratzinger ha annunciato che il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie si terrà nel 2015 a Philadelphia negli Stati Uniti d’America.
Nel pomeriggio il Papa è ripartito per Roma.
Quali sono i messaggi che restano dopo l’Incontro di Milano?
Il saluto laico del Sindaco Pisapia e l’auspicio di una «tutela per tutte le realtà familiari”.
Le parole del Papa: « La Milano positivamente laica e la Milano della fede sono chiamate a concorrere al bene comune» ed ancora: «La famiglia va riscoperta come patrimonio principale dell’umanità».
Le parole dell’Arcivescovo, Card. Angelo Scola: «La famiglia è una risorsa sociale da sostenere».