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E, a proposito del Caravaggio, c’è la prova che Michelangelo Merisi era milanese!

Per chi avrà l’opportunità di ammirare fino al prossimo 14 dicembre a Milano la «Conversione di Saulo», l’opera del Caravaggio prestata dalla principessa Odescalchi ai milanesi ed esposta nella splendida Sala Alessi di Palazzo Marino, c’è un’interessante sorpresa: la prova che Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio è di Milano e non di Caravaggio in provincia di Bergamo.

È infatti esposto accanto al quadro (nella parte retrostante, per essere più precisi) il certificato di battesimo datato 30 settembre 1571, trovato per caso nell’Archivio Storico Diocesano di Milano da Vittorio Pirami, ex manager della Fininvest, attualmente pensionato ed appassionato di archivistica.

La scoperta risalirebbe al febbraio scorso quando, nel mentre il Pirami era intento a ricercare documenti sulla pittura fiamminga, la sua attenzione cadde su quel “Merixio”, ossia Merisi.

E, quello che gli storici hanno cercato invano per secoli, è balzato immediatamente agli occhi del Pirami, proprio come il fulmine del dipinto che ha “folgorato” Saulo (San Paolo) sulla via di Damasco.

Il battesimo sarebbe avvenuto nella parrocchia milanese di Santo Stefano in Brolo, come si evince dall’antico registro esposto, sul quale risulta annotato che «oggi 30 fu battezzato Michel Angelo, figlio del signor Fermo Merisi e della signora Lucia Aratori».

Che il Caravaggio fosse nato a Milano e non nella cittadina bergamasca, lo si sospettava già da decenni basandosi sul fatto che il padre, Fermo, era maestro di casa e architetto del marchese di Caravaggio, che abitava, per l’appunto, a Milano.

Peraltro, nel registro dei battesimi della parrocchia di Caravaggio non figura tra il 1569 e il 1585 alcun Michelangelo Merisi.

Tuttavia, una certa prudenza è naturalmente d’obbligo.

E, dunque, da parte dell’ Archivio Storico Diocesano di Milano il “documento” sarà comunque sottoposto allo studio di esperti per gli opportuni accertamenti e le verifiche necessarie. E solo a conclusione di tale verifica verranno resi noti i risultati.

Ma, nel caso in cui fosse confermata la nuova versione sul suo luogo di nascita, come si spiegherebbe il nome “Caravaggio” con cui egli è universalmente noto?

Forse, molto semplicemente con l’identificazione del luogo originario di provenienza della sua famiglia, per indicare, tra i tanti Merisi (o Morigi) lombardi, un particolare e specifico ramo. 


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