Suscita sempre un certo fascino ritornare ad Assisi e visitare la tomba e i luoghi di san Francesco.
Ma forse i momenti più toccanti si rivivono alla “Porziuncola” e alla “Cappella del Transito”, nell’interno della Basilica di santa Maria degli Angeli, a valle, nella piana che si estende ai piedi della zona montagnosa ove sorge l’imponente complesso delle Basiliche dedicate al Santo.
La Porziuncola
La cappella, situata in una zona denominata “Portiuncula”, era rimasta per lungo tempo in stato di abbandono, fin tanto che venne poi restaurata da san Francesco.
Egli qui comprese chiaramente la sua vocazione e qui fondò l’Ordine dei Frati Minori nel 1209, affidandolo alla protezione della Vergine Madre di Cristo, cui la chiesina è dedicata.
Francesco ottenne in dono dai Benedettini il luogo e la cappella per farne il centro della sua nuova Istituzione.
Il 28 marzo 1211, Chiara di Favarone di Offreduccio (la futura santa Chiara) vi ricevette dal Santo l’abito religioso, dando inizio all’Ordine delle Povere Dame (Clarisse).
Nel 1216, in una visione, Francesco ottenne da Gesù stesso l’Indulgenza conosciuta come “Indulgenza della Porziuncola” o “Perdono di Assisi”, approvata dal Papa Onorio III.
Alla Porziuncola, che fu ed è il centro del francescanesimo, il Poverello radunava ogni anno i suoi frati nei Capitoli (adunanze generali), per discutere la Regola, per ritrovare di nuovo il fervore e ripartire per annunciare il Vangelo nel mondo intero.
Il Transito
Si tratta di un semplice vano in pietra in cui era situata l’infermeria del primitivo convento.
San Francesco trascorse qui gli ultimi giorni della sua vita e, deposto nudo sulla nuda terra, vi morì la sera del 3 ottobre 1226, dopo aver aggiunto gli ultimi versi al suo Cantico delle creature: “Laudato sii mi’ Signore, per sora nostra morte corporale da la quale nullo homo vivente po skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntate, ka la morte secunda nol farrà male.”
Ogni anno, il 3 ottobre, verso il tramonto, si celebra qui solennemente la Commemorazione Nazionale del Transito del Santo, Patrono d’Italia.
Basilica di S. Maria degli Angeli
Per volere del Papa san Pio V (1566-1572), al fine di custodire le cappelle della Porziuncola, del Transito e del Roseto e altri luoghi resi sacri dalla memoria di san Francesco, e accogliere i tanti pellegrini che da ogni luogo si recano a visitarli, tra il 1569 e il 1679 venne edificata la grande Basilica di S. Maria degli Angeli.
La città statunitense di Los Angeles, prende il nome proprio da quest’ultima Basilica.
Los Angeles
Il nome originario di Los Angeles è “Ciudad de la Iglesia de Nuestra Senora de Los Ángeles sobre la Porziúncola de Asis”, che significa “Città della Chiesa della Nostra Signora degli Angeli della Porziuncola di Assisi.
E’ la più grande città della California e la seconda di tutti gli Stati Uniti d’America; insieme a New York e Chicago è una delle tre metropoli più importanti del paese ed è un centro economico, culturale e scientifico di rilevanza mondiale.
Diventata città il 4 aprile 1850 (cinque mesi prima che la California diventasse il trentesimo stato dell’Unione), è il capoluogo dell’omonima contea.
L’area costiera dove sarebbe sorta Los Angeles venne abitata per millenni da popolazioni native, come i Tongva (o Gabrielenos), i Chumash e altri gruppi etnici, anche più antichi.
Gli spagnoli arrivarono nel 1542, quando Juan Cabrillo esplorò la zona. Nel 1769, Gaspar de Portola guidò una spedizione nella California meridionale assieme ai francescani Junipero Serra e Juan Crespi. Gaspar de Portola chiamò un fiume che avevano scoperto “El Río de Nuestra Senora la Reina de los Ángeles de Porciúncula”.
Lungo il fiume, fratel Crespi aveva notato un luogo adatto per costruire una missione, ma nel 1771 fratel Serra ne fondò una a Whittier Narrows.
Dopo un’inondazione nel 1776, la missione fu trasferita a San Gabriel. Il 4 settembre 1781, 44 coloni messicani uscirono dalla missione di San Gabriel per fondare un nuovo insediamento nel sito vicino al fiume che era stato individuato da fratel Crespi.
La città, chiamata El Pueblo de Nuestra Senora la Reina de los Ángeles sobre El Río Porciúncula, rimase un piccolo centro agricolo per decenni. Oggi i caratteri generali del Pueblo sono conservati in un piccolo quartiere storico, denominato anche “Olvera Street”.