Percorrendo la lingua di terra che separa il Mare Adriatico dal Lago di Lesina, si incontrano “Torre Fortore – Lesina Marina” e “Torre Mileto”, due località balneari facilmente raggiungibili in quanto poco distanti dai rispettivi comuni di Lesina e Sannicandro Garganico.
E il vicino casello dell’uscita di “Poggio Imperiale” dell’autostrada A 14 assicura il comodo collegamento con ogni località italiana ed europea.
La spiaggia, dalla finissima sabbia dorata, si allunga a perdita d’occhio e segue ininterrottamente il litorale, regalando uno scenario davvero suggestivo, evidenziato dall’azzurro intenso del mare che lambisce la costa.
E, a largo, proprio di fronte, le stupende Isole Tremiti.
L’economia di “Torre Fortore – Lesina Marina” e di “Torre Mileto” (o Maletta) è basata soprattutto sul turismo estivo e sulla pesca.
Oltre agli insediamenti abitativi, negli ultimi anni sono sorti numerosi villaggi turistici, moderne strutture di ricezione alberghiera, parchi acquatici e campeggi attrezzati.
Rara la bellezza dei paesaggi che si estendono nella selvaggia “macchia mediterranea”, conservando il fascino delle dune tra mare e lago, tra piante di mirto, rosmarino e liquirizia, cespugli di asparagina, rovi di more e rucola spontanea.
Vaste pinete, a ridosso della spiaggia, si alternano ad oliveti millenari e lussureggianti pianure, ricche di vegetazione di ogni genere, si alternano a monti frastagliati man mano che il promontorio del Gargano si fa più prossimo.
La duna, che da Torre Fortore porta a Punta Pietre Nere, fa da cornice all’insediamento turistico di Lesina Marina, con un’ampia spiaggia costeggiata da una fitta boscaglia, ricca di vegetazione e profumata di piante particolari.
A “Torre Mileto”, invece, c’è anche l’alternativa di coste rocciose che si calano a picco sul mare, offrendo agli appassionati l’opportunità di effettuare immersioni subacquee per pescare o solamente per osservare gli interessanti fondali marini.
Ma cosa sta succedendo a “Torre Fortore – Lesina Marina”, ove si parla già da qualche anno di “dissesto idrogeologico”, e a “ Torre Mileto” ove si parla di abusivismo edilizio su area demaniale?
Per “Torre Fortore – Lesina Marina” si riporta un articolo del 7 agosto 2008 tratto dal sito: www.teleradioerre.it
« Lesina Marina, case a rischio per dissesto idrogeologico. L’anno scorso di questi tempi a Lesina Marina a fare paura erano le fiamme. Quest’anno invece l’acqua del mare che, tramite il canale che la collega al lago, penetra nella falda e scioglie i tetti in gesso delle cavità , quanto basta per mettere a rischio la stabilità degli edifici sovrastanti. Tre i condomini già sgomberati. Per altre 300 case, che potrebbero diventare 450, il rischio è dietro la porta. Le oltre 30mila persone che risiedono nella località di mare, a due passi da Lesina, sono fortemente preoccupate dall’aggravarsi del fenomeno del dissesto idrogeologico del quale si è occupato anche il Prefetto ……….., che si è detto favorevole alla chiusura dell’intero villaggio. Il sindaco di Lesina ……………. cerca di non creare ulteriori allarmismi ma pare abbia chiesto ad alcuni residenti di autofinanziare i sondaggi geologici per capire quali stabili sarebbero in pericolo. Se queste risposte tecniche ai possibili rischi di crollo non arriveranno entro 20 giorni, i condomini interessati dovranno essere chiusi previa ordinanza di sgombero del Comune. La situazione è tesa e si aggrava proprio nel clou della stagione estiva, scatenando preoccupazioni negli operatori che temono la crisi. Per evitare però la situazione diventi oggetto di strumentalizzazioni, il sindaco ………….. ha convocato per domani alle 19.00 all´hotel ‘Lesina’ una conferenza per aggiornare sulla vicenda. All’incontro parteciperanno proprietari di immobili, esperti in materia, villeggianti, operatori turistici e rappresentanti del mondo politico. Marzia Campagna ».
Con decreto del 31/10/2008, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza sino al 12 dicembre 2009 stante l’accertata grave situazione di pericolo per la pubblica incolumità causata dai crolli improvvisi del suolo. Le rocce gessose sottostanti, infatti, per effetto delle infiltrazione di acqua dal canale “Acquarotta” si stanno sciogliendo. Il grave fenomeno provoca danni al demanio ed alla proprietà privata.
Il Comune di Lesina avrebbe già emanato un bando di gara pubblica per gli “Interventi di messa in sicurezza del territorio comunale in località Lesina Marina interessato da fenomeni di dissesto idrogeologico”, per un importo do oltre due milioni di euro, ed i lavori sarebbero in corso di esecuzione.
Per “Torre Mileto” si riporta un articolo del 12 luglio 2009 tratto dal sito:
« Legambiente: “Giù il villaggio di Torre Mileto”.
“Abbattere il villaggio di Torre Mileto”. A chiederlo con forza è Legambiente che lo ha inserito nella Top Five degli ecomostri nazionali. La notizia arriva da Bari dove questa mattina la squadra di tecnici di “Goletta Verde”, proprio a bordo dell’imbarcazione ambientalista, ha illustrato le criticità del mare e delle coste pugliesi. “Abbattere è la parola d’ordine per vincere la guerra contro il cemento illegale” , ha dichiarato …………, presidente Legambiente Puglia che ha deciso di scrivere anche al sindaco di Lesina, per chiedere che si attivino al più presto le procedure per l’abbattimento di quella cerniera di cemento illegale a Torre Mileto. Altro problema, oltre l’abusivismo, è l’inquinamento alle foci dei fiumi. In Puglia, i biologi di”Goletta verde” hanno rilevato ben 9 punti critici: quattro di questi in provincia di Foggia. Fortemente inquinate le foci dell’Ofanto, del Candelaro e del Fortore, un po’ meno quella di Varano. Per la costa pugliese i dati non sono però solo negativi. La Puglia vanta un’altissima percentuale di balneabilità (98,3%), risulta anche la più premiata dopo Sardegna e Toscana sulla Guida di Legambiente e Touring Club, con ben 36 località consigliate per paesaggi, accoglienza turistica, fondali particolarmente interessanti, luoghi di interesse storico culturale e pulizia del mare e delle spiagge. Tra queste conquista quattro vele Chieuti, in provincia di Foggia ».
Pare che siano in corso trattative per la sanatoria di alcuni immobili (abusivi) realizzati al di fuori dell’area demaniale, contro l’abbattimento delle costruzioni abusive insistenti in area demaniale, per il ripristino dei principali valori ambientali del territorio, ovvero della fascia costiera fino a ottanta metri dalla battigia.
A quando la risoluzione di tutti questi problemi?