Sabato 5 dicembre io e mia moglie abbiamo avuto l’opportunità di visitare la mostra “Leonardo a Milano – Dal museo del Louvre a Palazzo Marino – Esposizione straordinaria del San Giovanni Battista di Leonardo”.
Il capolavoro leonardesco è tornato a Milano dopo 70 anni; mancava dal 1939 allorchè venne esposto alla Triennale.
E’ stato riportato nel capoluogo lombardo grazie alla partnership con il museo parigino del Louvre e resterà esposto per un mese, fino al 27 dicembre, nella Sala Alessi di Palazzo Marino.
Proprio Milano è stata la città che adottò Leonardo da Vinci, che però portò il San Giovanni con sè ad Amboise, in Francia, dove trascorse l’ultimo periodo della sua vita.
Oggi il museo del Louvre sceglie Milano per un ritorno atteso e felice del grande genio italiano Leonardo, unico per la sua personalità di grande innovatore.
Realizzato a Firenze fra il 1508 e il 1513 per volere di Giovanni Benci (1), questo dipinto ad olio su una tavola di 69cm x 57cm fu terminato a Milano prima di essere portato in Francia dallo stesso Leonardo, che lo custodiva gelosamente nel suo studio a Cloux.
Nella Sala Alessi, grazie a un perfetto sistema di illuminazione, il visitatore può cogliere uno ad uno i molti frammenti che danno vita a questa immagine: dal sorriso ai lunghi riccioli biondi, per alcuni il segno conclamato dell’ambiguità sessuale di questo giovane, fino a quel dito puntato in alto, verso l’aldilà divino, invisibile al nostro sguardo.
Il San Giovanni è un olio su tavola (legno di noce) considerato uno degli ultimi dipinti di Leonardo. Arriva dal Louvre di Parigi, dove è conservato insieme alla Gioconda e a Sant’Anna, la Vergine e il Bambino.
Il “prestito” è nato dalla collaborazione tra il celebre museo parigino, il Comune di Milano, il Ministero dei Beni Culturali ed ENI (Ente Nazionale Idrocarburi).
L’allestimento della mostra risulta molto sobrio; il capolavoro è stato tolto dalla cornice ed esposto tra quattro pareti (pannelli) nere, senza la presenza di altri quadri.
Questo consente di potersi concentrare solo ed esclusivamente su di esso, potendo così osservare ed apprezzare l’unicità e la preziosità dell’opera del grande maestro.
Si riesce a guardare negli occhi di San Giovanni Battista e restare ammaliati dallo sguardo di questo “giovane” e dal suo sorriso forse un po’ ambiguo, complice quell’indice puntato verso l’alto, verso una dimensione superiore.
In una sala attigua viene invece proiettato un interessante ed originale “filmato”, girato appositamente per illustrare l’evento, integrato con tratti storici di riferimento risultanti di notevole interesse.
(1) Un altro capolavoro di Leonardo da Vinci è la “Ginevra de’ Benci”, esposto negli Stati Uniti d’America presso la prestigiosa “National Gallery of Art” di Washington DC.
Raffigura la fiorentina Lisa Gherardini; Monna Lisa Gherardini moglie dello stesso Giovanni Benci, amico di Leonardo, che ha commissionato al maestro il “San Giovanni Battista” esposto al Louvre di Parigi ed ora “in prestito” per un mese a Milano (dal 27 novembre al 27 dicembre 2009).
Per maggiori dettagli sulla “Ginevra de’ Benci” di Leonardo è possibile “sfogliare” gli articoli di questo Blog e ricercare “Leonardo da Vinci di casa in America con Ginevra Benci” dell’11.5.2009.