Pittore, incisore e scultore di fama internazionale, ma anche poeta e scrittore.
Giuseppe Bosich nasce a Tempio Pausania (Sassari) in Sardegna nel 1945 e, giovanissimo, si trasferisce in “continente” dove matura e sviluppa le sue brillanti doti artistiche, raggiungendo livelli di straordinaria notorietà.
Le sue opere varcano i confini nazionali toccando le più importanti mete non solo europee ma anche mondiali.
Giuseppe Bosich
La via secca e la via umida
(Olio su tela) 150X120
“Sue opere sono nei Musei di Melbourne e di Sidney e in altre citta` in Italia e all’estero” (dall’Enciclopedia della Sardegna, pag. 70).
Fa poi ritorno nella sua amata isola ed attualmente vive e lavora a Ghilarza (Oristano).
Ho avuto il privilegio di conoscere questo geniale artista tanti anni fa; eravamo entrambi molto giovani quando le nostre strade si sono per qualche tempo incrociate in occasione della comune esperienza “a servizio della Patria” in quel di Trieste, Roma, Rimini e Bologna.
Roma, 16.5.1965
Quattro giovani amici in posa sulla terrazza del Pincio
Giuseppe Bosich (secondo da destra) e, a seguire, il sottoscritto (terzo da destra)
Giuseppe Bosich muoveva allora i suoi primi passi nel campo della pittura ed ogni occasione era buona per disegnare e dipingere, mettendo in luce da subito le sue qualità artistiche.
Lo ricordo come un giovanotto estroso, bizzarro, fantasioso, creativo, geniale, stravagante, originale, particolare, singolare.
Certamente non posso dire che fosse o si sentisse un conformista.
Ci siamo poi persi di vista e ognuno di noi ha rincorso, per quanto possibile, le proprie aspettative inseguendo i rispettivi sogni ed aspirazioni.
Ma internet consente oggi di mantenere un diffuso livello di informazione nei campi più disparati, ed è proprio navigando su internet che ho avuto l’opportunità di visitare tanti siti che parlano proprio di questo geniale “maestro”.
Ciò mi ha naturalmente consentito di poter apprezzare il prestigioso livello artistico e di notorietà internazionale raggiunto dal mio amico Giuseppe Bosich nei diversi campi in cui negli anni si è cimentato.
Tra le tantissime ed interessanti “scoperte”, ho ad esempio appreso che un’opera di Giuseppe Bosich era presente finanche a Pechino in occasione dei XXIX Giochi Olimpici Estivi 2008 all’Esposizione d’Arte “Spirito Olimpico italiano” presso Casa Italia CONI, all’Haidian Exibition Center di Pechino.
E così, a distanza di ben quarantacinque anni (quasi mezzo secolo), il 15 maggio scorso, giorno del suo 65° compleanno, l’ho rintracciato telefonicamente a Ghilarza, in Sardegna, per salutarlo e scambiare quattro chiacchiere con lui, da “vecchi” buoni amici.
E’ stato un piacevole tuffo nel passato e i bei ricordi giovanili sono ritornati subito alla mente in tutta la loro gaiezza e spensieratezza.
Ho espresso all’amico Giuseppe i miei rallegramenti, augurandogli ancora molti anni di successi e traguardi sempre più ambiziosi.
Ci siamo reciprocamente promessi di rivederci, quanto prima, in Sardegna o in “continente”.
Giuseppe BOSICH
(informazioni tratte dai diversi siti internet)
La sua prima mostra personale, curata da Enzo Rossi – Ròiss è del 1967 alla “Galleria la Barcaccia” di Reggio Emilia cui hanno fatto seguito oltre 500 mostre, tra cui:
Personali:
1970: Maison de la Jeunesse. (Gouaches, a cura di S. Carta). Parigi. 1972 : Die Tangente Club. (Gouaches, a cura di S. Carta). Karlsruhe. 1979: Stadhuis, Grote Markt. (Tecniche miste, a cura di D. Piessen). Oudenaarde (Belgio). 1990: Fondazione Museo Alternativo “Remo Brindisi” (Tecniche miste e oli, a cura di E.Rossi – Ròiss): Lido di Spina (FE): 2002: Galleria Battifoglio. (Oli e sculture). Montecarlo. 2003. Galleria degli artisti contemporanei, Sa Corona Arrubia (CA). (Oli, sculture e grafica; a cura di P. Sirena). Villanovaforru (CA). 2003: Palazzo dei Congressi (Oli, a cura di J. Serra). Capri. 2005: Club La Meridiana, Casinalbo. (Oli, a cura di E. Rossi-Ròiss). Modena. 2005: Galleria Daugava, Riga. (Oli, a cura di E. Rossi-Ròiss). 2007: Galleria La Bacheca. (Oli e sculture). Cagliari.
Collettive:
1968: Mostra Mercato Viaggiante, Pro Loco. Tempio Pausania (SS). 1969: Galleria Comunale, “+ proposta – proposta =”, dada-surrrealista. Oristano. 1974: Mood Gallery, grafica internazionale (Dalì, Ernst, Man Ray, Masson ecc.). Milano. 1975: Studio Modern Art, grafica internazionale (Brindisi, Messina, ecc.). Milano. 1977: Redford House Gallery (Humor Graphic-Escatologic, a cura di L. Consigli). Londra. 1984: Hotel Parco dei Principi, “Pitagora 2000”, Roma. 1986: Galleria V. Emanuele (Humor Graphic-Movie, a cura di L. Consigli), Milano. 1993: EXMA, “Inciso Altrove”, Maestri del fantastico, a cura di R. Margonari. Cagliari. 1993: The Artist and the Book, Museum of Modern Art, Italy. New York. 1998: Foyer d’arte del Teatro Navile, L’eros degli artisti, a cura di E. Rossi-Ròiss. Bologna.
Negli anni 1965-67 frequenta a Fermignano (Ancona) lo studio dell’incisore Walter Piacesi, dell’Accademia Urbinate; a Bologna lo studio dell’incisore Carlo Leoni (allievo di Giorgio Morandi), apprendendo le tecniche d’incisione e stampa calcografica. Trasferitosi in Sardegna, frequenta nel 1967-68 l’Istituto d’arte di Oristano (corso di ceramica). Negli anni ’70 a Milano frequenta il pittore Luigi Dalla Vigna, con cui approfondisce le tecniche pittoriche; tramite lui conosce e frequenta Renzo Modesti, poeta e gallerista, Patrick Waldberg, teorico del surrealismo, Maurice Henry, artista e storico del surrealismo, Ibraim Kodra, pittore cubista, G. Spadaccini, editore di grafica internazionale e Antonio Agriesti, poeta e studioso di simbolismo; con quest’ultimo pubblicano “Il volo della Farfalla”, ”Comedia/Qometa”, “I Resti” e “Poesie Nere” con sue illustrazioni originali in lito o all’acquaforte. Nel 1976 inizia la sua collaborazione con il Gruppo coordinato da Luciano Consigli:“Humor Graphic”; illustra il libro di Giovanni Dore “Gli strumenti della musica popolare della Sardegna”,edizioni 3T, Cagliari. Nel 1981 esce, per le Edizioni Svolta, Bologna, a cura di Renzo Modesti il suo “Catalogo delle opere multiple della grafica e delle sculture”: Nel 1986 ritorna in Sardegna e nel 1988 illustra, di Peppetto Pau, il poemetto “Libellule Scarlatte” e la raccolta di poesie “Il galoppo delle Stagioni”; di Mele Agro (Antonio Agriesti), il libro “Micromitologie”: tutti editi dalla casa Editrice s’Alvure di Oristano. Per le Edizioni Tipografia Ghilarzese realizza con Antonio Agriesti la cartella “Il Corvo”, illustrando la poesia alchemica di E.A.Poe, con sei sue litografie. Ancora per le Edizioni S’Alvure, esce, lo stesso anno, a cura di Salvatore Naitza il catalogo monografico “Sculture”; nel 1990 cura la cartella d’arte “Vizi e Virtù” e nel 1991 “Lo Zodiaco”. Nel 1992 esce, a cura di Renzo Margonari, il catalogo monografico “Pitture” e illustra il libro di Mimmo Bua: “Storie, Fiabe, Miti, Riti del mondo contadino oristanese” corredato dall’omonima cartella contenente 12 litografie. Nel 1993 è presente, con Mimmo Bua e Pietro De Rosa nella raccolta di racconti “Frammenti di Memoria Trina”. Nel 1994 ha, inoltre, curato il volume “I Tarocchi” di AA.VV. e la omonima cartella d’arte. Sempre nel 1994 per il CDE – Nuoro esce a sua cura “Grillincubi”, e per le edizioni s’Alvure illustra il libro di Mimmo Bua “Il Bestiario di Sandaliotis”, realizzando l’omonima cartella con 12 incisioni. Nel 1995 il CDE – Nuoro pubblica “Il buco in gola”, una raccolta di sue poesie, racconti e disegni; nel 1997 per le Edizioni Grafica Mediterranea di Bolotana illustra , di Mimmo Bua, “Il Riso dell’Ornitorinco – bestiario surreale” corredato dall’omonima cartella con 24 incisioni. Nel 1999 per s’Alvure illustra, di Mimmo Bua: “Contos torrados dae attesu”, “lo specchio e la caverna”, “Chimbe Upanishad in sardu logudoresu”; nel 1999 illustra e cura per le Edizioni Tipografia Artigiana, Oristano, il libro “Poesie” di Peppetto Pau, corredato dell’omonima cartella contenente 12 serigrafie a colori. Nel 2003 viene pubblicato da s’Alvure il volume “Bosich – Letture simboliche e interpretazioni critiche a cura di Flaminia Fanari e Paolo Sirena con antologia critica,biografia e schede a cura di Antonio Agriesti. Nel 2006 è presente con due immagini a colori nel volume “L’Autonomia in cornice – le opere del Parlamento Sardo”, edizioni del Consiglio Regionale della Sardegna; nel volume “Il Segno nel Libro”, edizioni Ilisso, Nuoro, con tre immagini a colori e scheda critica. I suoi campi di ricerca spaziano dalla grafica (tutte le tecniche calcografiche, serigrafiche, xilografiche e litografiche) alla pittura (ad olio, su carta e su tela, gouaches e acquerelli) alla scultura (ceramica, bronzo, polimaterico, vetro-cristallo). A Milano ha prodotto una copiosa serie di piccole sculture polimateriche, specialmente in bronzo, nel laboratorio di Adriano Vallin mentre nella fonderia Battaglia ha realizzato una serie di grandi sculture in bronzo, esportate in Australia. Per Adriano Berengo, Fine Arts Glass Studio and Gallery, Murano, realizza sculture in vetro-cristallo. Progetta e coordina la realizzazione di cartelle d’arte (corredate di opere grafiche originali), edizione di poesie e prose per vari editori, e per l’Associazione Amici della Grafica, poi Associazione Amici dell’Arte (di cui è presidente). Nel 2000 ha prodotto una serie di sculture in terracotta nell’atelier di Lello Porru a Sanluri (CA). Più volte docente di tecniche calcografiche, grafiche e pittoriche.
Fra tanti, inoltre, hanno scritto o si sono occupati di lui:
E.Albuzzi, V.Accame, M.Adinolfi, U.Adinolfi, W.Aldrovandi, F.Amati, P.Amatiello, A.Amore, V.Angelini, M.Arca, R.Armenia, E.Arosio, G.Atzeni, S.Atzeni, S.Atzori, S.Autuori, B.Bandinu, G.Barosco, R.Boccaccini, C.Bonasi, E.Bonerandi, M.Brigaglia, R.Brindisi, A.Buatti, M.Bussagli, G.Bruzzone, E.Cadoni, A.Caggiano, F.Cajani, A.Campus, F.Carta, L.Cavallari, C.V.Cattaneo, D.Cara, M.Casalini, G.Caserza, M.Ceccarelli, F.Cerulla, F.Ciccatelli, G.Colomo, M.Conte, E. Contini, V.Coppa, S.Corrias, F.Cossu, M.A.Cossu, M.A.Cucca, G.Dainese, A.De Logu, G.De Santis, F. De Silva, G.Di Paolo, G.Dorfles, G.Ducceschi, G.Englaro, Lello Fadda, LivioFadda, E.Fanciulli, A.Felletti, R.Ferrara, S.Ferro, G.Filippini, L.Floris, R.Forni, N.Fourbil, T.Galante, A.Gallo, C.Gentile, G.Gentile, G.Ghion, S.Grasso, P.F.Greci, A.Klavina, A.M.Janin, V.Lamberti, L.Lazzari, F.Licchiello, F.Loverci, M.Lunetta, G.Maesano, E.Maglia, M.Magnani, P.Malaspina, G.Mameli, M.Manunza, F.Mariani, L.Marongiu, G.Masia, M.L.Mazzini, A.Menesini, M.Monaldi, D.Mori, A.Mundula, R.Mura, G.Murtas, M.Murzi, A.Natale, C.Nosari, E.Olmetto, J.Onnis, A.Orbana, G.Pagano, P.Pantoli, G.Pellegrini, M.Pepe, R.Perrotta, U.Piersanti, G.Pileri, G.Pisconti, J.Piessen, G.Pulina, A.Racioppi, D.B.Ranedda, R.Ripa, G.Rivellini, L.Rojch, A.Romagnino, L.Rosselli, G.Salvatore, R.Sanesi, E.Sanna, M.Santoro,J.H.Sattler, M.G.Scano, G.Schirru, D.Signora, T.Simula, M.Spignesi, N.Tancredi, P.G.Tiddia, S.Tola, G.Trevisan, A.Turnu, T.Ulleri, M.Vacca, R.Vanali, A.Vandenberg, Z.Vasino, M.Verzeletti, L.Villa, L.Vincenzi, R. Zucca, G.L.Zucchini.
E’ annualmente quotato in tutti i cataloghi nazionali d’Arte.
Sue opere sono state battute alla Brerarte e Finarte di Milano