E’ un dolce natalizio straordinario.
Assaggiare per credere!
La “Pizza Sette Sfoglie di Cerignola” è sicuramente una “bomba calorica” ma, come dicevano gli antichi romani, “semel in anno licet insanire” e quindi, una volta all’anno è lecito permettersi qualche peccato di gola.
Come si è capito, la “Pizza Sette Sfoglie di Cerignola” non è una “pizza”, nel senso tradizionale del termine, ma un dolce tipico, che ha recentemente ottenuto il riconoscimento per l’inserimento nell’elenco dei “Prodotti Agroalimentari Tradizionali Pugliesi”.
Ciò è avvenuto con D.M. del 16 giugno 2010 – Decima revisione dell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali, con cui è stata accolta la richiesta promossa dal GAL – “Piana del Tavoliere Scarl”.
Il “GAL” è il Gruppo di Azione Locale di Cerignola, Orta Nova, Ordona e Stornara.
La pizza a sette sfoglie, che nel territorio può assumere anche la denominazione di “Pizza a sette sfogghie” o “Pizza del giorno di tutti i Santi”, prende il nome dalla sua caratteristica stratificazione in “sette sfoglie”, ognuna delle quali condita con vari ingredienti quali: zucchero, uva passa, mandorle tostate e tritate, olio extravergine d’oliva, mostarda d’uva, cannella, buccia di arancia grattugiata, cannella in polvere, cioccolato fondente a scaglie e liquore, fino ad ottenere la forma di una pizza (dolce) farcita.
La mostarda di uva, indispensabile per la preparazione del dolce, viene approntata in occasione della vendemmia e conservata opportunamente in vasetti di vetro con coperchio a chiusura ermetica.
Anche altri possono essere gli ingredienti utilizzati nelle singole famiglie per la preparazione del dolce, tipo: fichi secchi, mosto cotto, pinoli, noci, canditi, vanillina, cacao, ecc.
Ognuno utilizza le varianti che ritiene più appropriate, in relazione alla proprie tradizioni familiari.
Questo prodotto dolciario tipico del periodo natalizio, in origine legato più alla festa di Ognissanti ed anche dei Morti ( 2 novembre), rappresenta un importante prodotto della tradizione di Cerignola.
Proprio per la sua caratteristica propensione alla conservazione durava fino alle feste di Natale e veniva consumato con gli altri dolci tipici natalizi (mostaccioli, cartellate, mennele atterrate, etc.).
Per il suo contenuto calorico è un dolce che va consumato con parsimonia.
La sua ricetta si è tramandata per molte generazioni e compare già in alcuni testi storici locali dell’autore Luciano Antonellis sin dal 1964.
Tutte queste ragioni, unite alla forte motivazione di alcuni operatori della pasticceria artigianale del territorio (Perrucci, Caterina, Demonte, Ladogana, Dasti ed altri) ed alla preziosa consulenza del Prof. Giulio Cappelletti Docente dell’Università degli Studi di Foggia, Facoltà di Economia, hanno stimolato il GAL “Piana del Tavoliere Scarl” e tutto il territorio della Capitanata a richiedere il riconoscimento del tradizionale dolce locale.
“Con questa iniziativa” dichiara il Prof. Giulio Cappelletti “si è voluto tutelare il prodotto, ma soprattutto la ricetta tradizionale che negli ultimi anni stava perdendo la sua originalità, per questo motivo è stata svolta una ricerca bibliografica su documenti storici”.
“Questo risultato” dichiara il Presidente, Valerio Caira “ha dato un giusto riconoscimento alla Pizza a Sette Sfoglie che racconta la storia e le tradizioni culinarie della Città di Cerignola. Alla luce di questo brillante risultato, ci impegneremo per far riconoscere altri prodotti tipici del territorio del GAL ”Piana del Tavoliere Scarl”.
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