A causa dell’inceppamento dell’impianto meccanico e degli ulteriori problemi di sicurezza insorti, negli ultimi anni l’utilizzo delle stupende campane della Basilica di Santo Stefano di Sesto San Giovanni era ridotto allo stremo, fino al loro recente blocco totale che è durato diversi mesi.
Finalmente, lo scorso sabato 11 giugno, dopo la messa delle ore 18,30 le campane sono ritornate nuovamente a suonare a distesa, grazie alla generosità dei parrocchiani che ne hanno consentito il completo restauro, ma soprattutto grazie all’iniziativa assunta al riguardo dal Prevosto Don Giovanni Brigatti.
Dalla relazione tecnica del lavoro fatto:
La Basilica di Santo Stefano dispone di un concerto di campane composto da otto bronzi, intonati in scala diatonica maggiore in la bemolle 2, fusi dalla Fonderia vescovile Cavadini di Verona , nel 1937: si tratta di un concerto ambrosiano tra i più grandi a livello europeo. Le campane hanno ciascuna una dedica; tra le più significative: la campana n. 1, la più grande, è dedicata a Cristo; la campana n. 2, media-grande, è dedicata a San Clemente; la n. 3, la media, è dedicata a San Giovanni Battista; la n. 4, media-piccola alla Madonna Addolorata, ecc. L’opera di ristrutturazione, iniziata a metà marzo 2011, è terminata nelle seconda settimana di maggio 2011. Tale opera si è resa necessaria perché erano stati evidenziati molti problemi di carattere strutturale e meccanico, che hanno compromesso gravemente la sicurezza. Il lavoro di ristrutturazione ha richiesto lo smontaggio delle campane, la loro rotazione sull’asse verticale centrale al fine di avere un nuovo punto di battuta, perché il precedente risultava deformato e infossato, con il rischio di una grave incrinatura delle campane stesse. I battagli sono stati completamente sostituiti con altri, utilizzando una lega ferrosa più morbida in modo da ridurre il consumo e la conseguente infossatura del punto di battuta; i battagli sono stati muniti di un sistema di sicurezza composto da corde in acciaio antiruggine, passati in opportuni anelli di sicurezza , che non ne permettono la caduta in caso di rottura del battaglio. I ceppi e i contrappesi di ogni campana sono stati completamente revisionati, puliti al loro interno dalla zavorra; al posto della zavorra sono state inserite delle piastre di acciaio inox. I cuscinetti sono stati tutti sostituiti; sono stati applicati i sistemi di paracadute, prima mancanti, ai supporti dei cuscinetti, che in caso di rottura dei perni, impediscono la caduta della campana. I perni di rotazione delle campane sono stati revisionati e trattati opportunamente: le ruote che comandano la rotazione delle campane, con un sistema a motore, sono state sostituite. Un altro grosso intervento ha interessato i telai di sostegno: parecchie parti logore sono state sostituite. Sono stati applicati particolari sistemi antivibranti, che mancavano, posizionati alla base del telaio di ogni campana, allo scopo di ridurre le vibrazioni prodotte dal movimento durante il suono: questa soluzione risulta importante per evitare pericolose sollecitazioni alla struttura del campanile.
Il giudizio di un esperto:
Il concerto di otto campane della Basilica di Santo Stefano di Sesto San Giovanni risulta tra i più interessanti della Lombardia. Le campane sono caratterizzate da una quantità di suono particolarmente raffinato, armonioso, pulito e interessante sia dal punto di vista tecnico che acustico. Le caratteristiche delle singole campane e l’estetica musicale dell’insieme consentono di classificare, senza alcun dubbio, il concerto della Basilica di Santo Stefano come uno dei più interessanti della Lombardia.
Le informazioni sopra riportate sono tratte dal periodico “NOTIZIE” della Parrocchia di Santo Stefano di Sesto San Giovanni (Milano) – Giugno 2011- n. 63.