Un anno e mezzo fa auspicavo, su questo stesso mio sito, che alla singolare iniziativa del nostro compaesano Leonardo Iadarola fosse data la giusta visibilità che meritava.
Infatti, un mio articolo del 27 gennaio 2010 dal titolo «A Poggio Imperiale … la passione per le “antiche cose”!», che è possibile ancora leggere cliccando la pagina http://www.paginedipoggio.com/dblog/articolo.asp?id=63, ma che ad ogni buon conto riporto in calce al presente articolo, offre al lettore un’idea (solo un’idea poiché, nella realtà, c’è molto di più da vedere) di cosa Leonardo ha pazientemente saputo e voluto ricercare e raccogliere: dagli attrezzi agricoli ed artigianali ai macchinari più sofisticati di un tempo; strumenti di arti e mestieri ovvero per il diletto, il gioco e lo sport; arredi ed attrezzature domestiche e per la cucina, l’illuminazione, il riscaldamento e l’igiene personale; stampe, quadri, libri, fotografie; mezzi di trasporto (biciclette, moto, ecc.); oggetti di culto e tanto altro materiale.
A quanto pare …. ogni tanto qualche desiderio si avvera …. e, così, nell’ambito delle manifestazioni “Estate 2011” di Poggio Imperiale, giovedi 11 agosto è stata inaugurata la Mostra Etnografica “Dalla civiltà contadina a quella industriale”, presso il museo privato di Leonardo Iadarola, sito nei capannoni della “Nuova Artigiantubi” nella zona artigianale del paese, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Poggio Imperiale.
Il taglio del nastro è avvenuto verso le ore 11 alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale e di un discreto numero di cittadini e di forestieri che si trovano qui in vacanza.
Dopo i discorsi di rito, un brindisi augurale ha dato avvio alle visite della mostra che, secondo quanto affermato dall’Assessore alla cultura dovrebbe avere carattere permanente.
Questa è veramente una bella notizia: una mostra etnografica permanente a Poggio Imperiale!
Un ringraziamento particolare va quindi tributato all’amico Leonardo Iadarola che non ha solamente raccolto e conservato tutte quelle antiche cose, ma perché le ha pazientemente ripristinate e fatte tornare in vita… un vero miracolo!
Riporto, con l’occasione, l’articolo sopra citato.
A Poggio Imperiale … la passione per le “antiche cose”!
Singolare iniziativa di un “poggioimperialese” che ha pazientemente ricercato e raccolto, negli anni, antichi attrezzi agricoli ed artigianali, ma anche macchinari un po’ più sofisticati di un tempo; strumenti di arti e mestieri oltre che per il diletto, il gioco e lo sport; arredi ed attrezzature domestiche per la cucina, l’illuminazione, il riscaldamento e l’igiene personale; stampe, quadri, libri, fotografie; mezzi di trasporto (biciclette, moto, ecc.), oggetti di culto e tanto altro materiale. In molti casi gli oggetti raccolti sono stati sottoposti ad un attento restauro, riportandoli alla loro originaria funzionalità. Tutto questo ad opera di un “pimpante” sessantenne “poggioimperialese”. Si tratta di Leonardo Iadarola, classe 1948 per gli amici “Nardino”; uno dei figli del più noto Nazario Iadarola: “Lazzàr(e) u bidéll(e)”, un riferimento storico per diverse generazioni – me compreso – nei ricordi delle “elementari” frequentate a Poggio Imperiale. Giovanissimo, nel 1961, “Nardino” si è trasferito in Lombardia, a Milano, ove ha avuto l’opportunità e la perseveranza di specializzarsi, acquisendo la qualifica di “tubista industriale”. Nel 1977 ha fatto ritorno in paese per mettere a frutto la propria capacità professionale, raggiungendo livelli di tutto rispetto. Ed è proprio qui, a Poggio Imperiale, che ha “scoperto” la sua passione per le cose antiche, cominciando pian piano a raccoglierle e a conservarle in alcuni angoli dei suoi “capannoni industriali”, allestendo gradualmente una notevole “esposizione”. Oggi, la raccolta di “Nardino” può ben definirsi una “collezione” a pieno titolo, sia per quanto attiene alla quantità degli oggetti, sia con riguardo alla varietà degli articoli disponibili. Ho avuto modo di visitare i capannoni con mia moglie, nei primissimi giorni di gennaio 2010, nel corso della nostra permanenza in paese per le festività di fine anno, e devo dire – ad onor del vero – che siamo rimasti inizialmente stupiti e poi via via affascinati dalla presenza di tanto materiale, che richiama alla mente un tempo che non c’è più. E’ tutto molto interessante, ma forse l’iniziativa di “Nardino” andrebbe valorizzata all’interno del del paese, ma ancor di più all’esterno, onde dare visibilità, attraverso un circuito virtuoso di mostre, visite scolastiche, circuiti turistici, ecc., alla vita, alle tradizioni, alla storia, agli usi e ai costumi dei “poggioimperialesi” che hanno vissuto prima di noi. Ritengo che la conoscenza delle nostre radici ci consente di meglio sviluppare il nostro futuro. Ed è bene che i giovani e le nuove generazioni ne prendano atto facendo un “tuffo nel passato” …con una visita alla “raccolta” delle “antiche cose” di “Nardino” … per poi ridestarsi … nell’epoca del benessere (e del “superfluo”) e … magari … provare a fare qualche “raffronto”! Inoltre, al fine di non disperdere il “patrimonio” raccolto, un passaggio successivo dovrebbe riguardare la catalogazione di tutto il materiale per categoria, con descrizione e numerazione di ogni reperto, supportato da documentazione fotografica. Tutto questo, eventualmente, nella prefigurazione di una “pubblicazione/catalogo” da mettere a disposizione dei visitatori e di tutti gli estimatori delle belle “cose antiche” di Poggio Imperiale.
Per prendere contatti con “Nardino”:
“ARTIGIANTUBI snc” 71010 Poggio Imperiale (Foggia) Tel. 0882 994288
Commenti :
Raccolta davvero interessante! Ottimo inizio per poter realizzare a Poggio Imperiale un museo della CIVILTA’ CONTADINA. Visto che tutto ciò che c’era di antico è stato distrutto.. . perché non cominciare a conservare qualcosa, partendo dalle nostre origini: l’agricoltura. Sicuramente questo museo della “Civiltà contadina” potrebbe essere l’inizio di una nuova storia pe rPoggio Imperiale… Di Alfonso Chiaromonte (inviato il 07/02/2010 @ 09:59:26)