Ma chi ci crede più!
Per moltissime famiglie, specialmente in un momento particolarmente difficile sotto il profilo economico, il periodo dei saldi appare a volte come l’unica possibilità di poter effettuare qualche necessitato ricambio nel proprio guardaroba.
Eppure, chi di noi non ha mai avanzato dubbi sui tanto attesi saldi?
I saldi sono davvero tali oppure le (a volte esagerate) percentuali di sconto paventate nelle vetrine dei negozi rappresentano semplicemente i reali prezzi di mercato delle merci?
Alcune operazioniposte in essere quest’anno in diverse città italiane dalla Guardia di Finanza hanno messo in luce che spesso la truffa si maschera da buon affare.
Meno male che non è sempre così e che nella nostra bella Italia ci sono ancora commercianti onesti e coscienziosi, tuttavia il fenomeno non risulta circoscritto a semplici casi isolati.
Le foto dei prezzi esposti, scattate nel periodo precedente agli sconti, hanno permesso alle Fiamme Gialle di accertare che alcuni negozi di calzature e abbigliamento avevano gonfiato i prezzi originari su cui poi hanno applicato degli sconti, ovviamente fasulli.
E, malgrado i controlli siano ormai costanti e serrati, sia in occasione dei saldi invernali che di quelli estivi, ci sono ancora commercianti che tentano di imbrogliare i propri clienti con occasioni fittizie.
Nella migliore delle ipotesi il prezzo finale sarà scontato di una percentuale inferiore rispetto a quella esposta, per esempio del 30% invece del 50% e, nella peggiore, il prezzo rimarrà uguale a quello esposto prima dei saldi.
Un altro metodo pare che sia quello di riesumare dai magazzini e dagli scantinati capi ormai sorpassati, avendo però l’accortezza di rispolverare per lo più capi firmati, attualizzando il prezzo di vendita con il medesimo sistema di gonfiamento dei prezzi.
Cosa fare?
Niente, si tratta di un fenomeno di costume del nostro tempo!