10
Feb

Ma che freddo fa! Cronaca di un febbraio polare.

Milano si è svegliata stamane nuovamente sotto la neve!

Come ampiamente previsto, questa notte ha fioccato su tutta la città e relativo hinterland milanese. Ci siamo quindi svegliati nuovamente sotto un manto bianco di una decina di centimetri, che è andato ad aggiungersi alla neve caduta nei giorni scorsi ed ancora presente sui tetti delle case, nei parchi e nelle campagne.

Al momento non risultano grossi problemi alla viabilità e le strade sono abbastanza praticabili. La temperatura è sotto lo zero: le minime in lieve aumento, tra -10 e -5, e le massime in lieve diminuzione tra -2 e 1.

Ma in questi giorni, a causa della neve, c’è allerta in tutta Italia e nell’intera Europa.

Temperature polari e forti nevicate continuano ad imperversare in buona parte delle Regioni italiane. La Protezione civile ha lanciato un nuovo allarme ed il numero delle vittime di questa nuova sciagura continua ad aumentare: siamo vicini alla cinquantina e tanti sono i clochard morti per il freddo.

Persistono i disagi negli spostamenti aerei, ferroviari, marittimi ed automobilistici e in alcune località manca ancora l’energia elettrica e l’acqua potabile a causa delle tubazioni che si spaccano per il gelo. Molte sono le strade interrotte e parecchi paesi sono ancora isolati in Basilicata, Abruzzo e Romagna. Diversi i crolli dei tetti di abitazioni ed aziende che si sono registrati e tante le famiglie evacuate.

Un nuovo fenomeno sta in queste ore interessando la popolazione, si tratta dell’allarme lupi che, ormai privi di cibo, si avvicinano alle abitazioni, creando panico. Ma anche il problema del randagismo e cioè dei “cani inselvatichiti” non è da meno.

Scuole di ogni ordine e grado ed uffici pubblici sono chiusi in molti centri e, al momento, per l’emergenza maltempo, le Regioni Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria sono interessate dalla chiusura preventiva di alcune linee ferroviarie a carattere locale, in relazione al previsto peggioramento delle condizioni meteorologiche.

I consumi di gas e di energia elettrica sono saliti alle stelle, raggiungendo i livelli di guardia rispetto alle scorte disponibili su scala nazionale. I beni di prima necessità cominciano a scarseggiare per difficoltà negli approvvigionamenti.

E’ stato mobilitato anche l’Esercito per il soccorso alle popolazioni e, a Roma, anche alcuni detenuti di Rebibbia sono in azione per spargere sale ed evitare che la neve possa attecchire e recare pregiudizi.

Diecimila trattori degli agricoltori della Coldiretti sono mobilitati nella pulizia delle strade dal ghiaccio e dalla neve per affrontare la nuova emergenza. Il presidente nazionale della Coldiretti ha lanciato un appello a tutti gli agricoltori associati, dotati di mezzi idonei, affinchè collaborino con le Amministrazioni Comunali e Provinciali per garantire condizioni di sicurezza ai cittadini nei paesi, nelle città e nelle campagne.

In Trentino Alto Adige, a causa dell’arrivo della corrente polare, alla stazione meteo di Cima Libera a quota 3.400 è stata misurata quest’oggi la temperatura da brivido di -30.3 gradi. Freddo intenso anche nelle vallate con raffiche di vento fino ai 50 chilometri all’ora.

Un febbraio davvero polare che non dimenticheremo facilmente!

 

Foto: neve a Sesto San Giovanni, Milano, febbraio 2012


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